27/11/2020, 16:39
La voce del mio arrivo sulla panchina della locale squadra di calcio si era sparsa in città, nonostante con il presidente volessimo mantenere il riserbo fino alla conferenza stampa di presentazione. Nei ritrovi degli sportivi non ero Vladimir, ma ero il figlio di "Baka", lo zingaro che aveva fatto innamorare un'intera città.
Mi sentivo orgoglioso dell'affetto che ancora legava questa gente a mio padre: il mio sangue bosniaco era fiero di lui, ma al tempo stesso ero intimorito dal confronto che inevitabilmente avrebbero fatto. Anche se io non vestirò gli scarpini, ma la tuta e la lavagna saranno i miei compagni di viaggio.
Ma al momento del mio ingresso in sede, il timore scomparve per lasciare spazio alla determinazione: avrei messo a tacere tutte le voci riguardo il mio essere "raccomandato".
Grazie al duro lavoro ed ai risultati, d'ora in poi quando si parlerà di Sliskovic da queste parti si parlerà anche, e soprattutto, di me!
Il Pescara è una squadra con una buona tradizione, che manca dalla serie A da molti anni ormai. Negli anni 80 hanno giocato con la maglia dei "Delfini" giocatori come mio padre, Blaz Sliskovic, e il fuoriclasse brasiliano Leo Junior. Sono numerosi i talenti usciti dal vivaio della squadra abruzzese, fra gli ultimi segnalo Verratti, Immobile, Verre e Caprari.
Al mio arrivo, trovo una rosa composta da molti elementi, fra i quali spiccano alcuni buoni giocatori che sono ahimè in prestito.
Per una mia scelta personale, appena riaprirà il mercato e mi sarà possibile, rescinderò i loro contratti di prestito rimandandoli nelle loro squadre di appartenenza.
Ciò significa che ci sarà da intervenire massicciamente sul mercato, facendo però i conti con il budget messo a disposizione dal presidente.
Questa è la rosa al mio arrivo a Pescara.
Mi sentivo orgoglioso dell'affetto che ancora legava questa gente a mio padre: il mio sangue bosniaco era fiero di lui, ma al tempo stesso ero intimorito dal confronto che inevitabilmente avrebbero fatto. Anche se io non vestirò gli scarpini, ma la tuta e la lavagna saranno i miei compagni di viaggio.
Ma al momento del mio ingresso in sede, il timore scomparve per lasciare spazio alla determinazione: avrei messo a tacere tutte le voci riguardo il mio essere "raccomandato".
Grazie al duro lavoro ed ai risultati, d'ora in poi quando si parlerà di Sliskovic da queste parti si parlerà anche, e soprattutto, di me!
Il Pescara è una squadra con una buona tradizione, che manca dalla serie A da molti anni ormai. Negli anni 80 hanno giocato con la maglia dei "Delfini" giocatori come mio padre, Blaz Sliskovic, e il fuoriclasse brasiliano Leo Junior. Sono numerosi i talenti usciti dal vivaio della squadra abruzzese, fra gli ultimi segnalo Verratti, Immobile, Verre e Caprari.
Al mio arrivo, trovo una rosa composta da molti elementi, fra i quali spiccano alcuni buoni giocatori che sono ahimè in prestito.
Per una mia scelta personale, appena riaprirà il mercato e mi sarà possibile, rescinderò i loro contratti di prestito rimandandoli nelle loro squadre di appartenenza.
Ciò significa che ci sarà da intervenire massicciamente sul mercato, facendo però i conti con il budget messo a disposizione dal presidente.
Questa è la rosa al mio arrivo a Pescara.