02/06/2021, 22:12
Il ritorno dal mese di sosta natalizia ci propone in serie due partite che potranno dire molto sul nostro cammino futuro. Nella prima ospitiamo il Palermo, unica squadra fin qui in grado di batterci, successivamente saremo di scena a Pescara in quello che è l’autentico scontro diretto del girone. I rosanero nonostante la vittoria dell’andata stanno deludendo e sono il lotta per un posto nei playoff. Il campo ne certifica tutte le difficoltà tanto che in un quarto d’ora risolviamo la pratica, chiudendo poi il tempo sul 4-0 grazie al terzo gol personale di Terrani.
Ci presentiamo così al big match con gli abruzzesi forti del punto di vantaggio; la gara in meno rispetto ai delfini ci mette a disposizione due risultati su tre ma la possibilità di un allungo vincendo è parecchio motivante. La settimana che precede la gara un malanno di stagione ha colpito alcuni dei nostri, come Milesi e Terrani, che saranno comunque della gara anche se non al meglio.
Lo sviluppo della gara mostra tutta l’importanza che può avere l’esito finale: poche occasioni, ancor meno emozioni e un risultato che non intende sbloccarsi. La mossa decisiva avviene a un quarto d’ora dal termine quando uno spento Maita viene sostituito da Bianco che permette a Gerbaudo di avanzare la sua posizione. Ed è proprio un inserimento di quest’ultimo su cross di Carboni a risultare vincente: colpo di testa e nulla da fare per Fiorillo.
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Le giornate successive vedono un tentativo di fuga subito annullato. Il pareggio del Pescara a Palermo ci permette di guadagnare due punti grazie alla passeggiata col Potenza in cui Terrani segna un’altra tripletta, ma il pareggio di Monopoli riavvicina i biancoazzurri.
Non il miglior modo di arrivare ad un’altra grande sfida, con la Vibonese, sorprendentemente ma meritatamente terza in classifica. I calabresi si presentano con un coperto 541 e difesa in linea. Le preoccupazioni iniziali si rivelano infondate, non c’è partita e dall’inizio alla fine è un esercizio di palleggio che ci porterà a giocare solo 16 palloni lunghi in tutta la gara. Ora è ufficialmente una questione a due.
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Arriviamo così alla settimana del derby che come se non bastasse corrisponde a quella in cui è previsto il turno infrasettimanale. Decidiamo così di attuare un turnover programmato di 3 o 4 elementi per arrivare nelle condizioni migliori.
Non è dato sapere se è una conseguenza diretta di questo, o se un fisiologico calo mentale dopo l’ultimo intendo periodo, ma le tre gare settimanali non sono certo le migliori della stagione.
Il Virtus Francavilla si presenta in maniera agguerrita cogliendo due pali nella prima mezz’ora e determinata a mantenere un posto playoff. Dopo la sfuriata iniziale i brindisini sembrano aver terminato le cartucce così a una manciata di minuti dalla fine del primo tempo ne approfittiamo per andare in vantaggio. Il secondo tempo scorre via velocemente e senza occasioni tanto che il pareggio del neo entrato Vazquez nel finale arriva inaspettato.
I residui del pareggio ci seguono anche nella gara casalinga contro una Turris alla disperata ricerca della salvezza che si porta in vantaggio dopo 10 minuti. La rimonta si materializza nel quarto d’ora finale grazie alla doppietta di Candellone dopo che il solito Terrani aveva pareggiato i conti già nel primo tempo arrivando al 23esimo sigillo in campionato.
Il derby porta con sé tutta la tensione che caratterizza gare come questa, ma anche la voglia di andare oltre le difficoltà. La precoce espulsione di Marcandella sembra spianarci la strada ma solo in teoria, perché una volta trovato il vantaggio facciamo fatica a chiuderla, nonostante un Foggia costretto addirittura in 9 nell’ultima mezz’ora. Ma anzi rischiamo ben due volte di subire il pareggio nel finale e veniamo salvati in entrambe le situazioni da Vodisek.
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La classifica è esaltante, così come il nostro cammino fin qua. Solo la presenza di un Pescara mai domo non ci permette di rilassarci, perché in qualsiasi altro girone o stagione avremmo già i punti necessari per festeggiare il campionato. Invece la strada è ancora lunga e piena di pericoli e non si può abbassare la guardia.
SCENDIAMO IN CAMPO
Proseguiamo l’analisi tattica sull’importanza della punta centrale andando a mostrare due situazioni dalla ricezione palla si sviluppano due diverse soluzioni.
La prima riguarda il gol di Marras con la Vibonese: Candellone viene incontro, riceve spalle alla porta e con abilità (e classe visto il colpo di tacco) manda in porta l’esterno inseritosi nelle maglie difensive avversarie nonché nello spazio creato proprio dalla punta.
Fin qui nulla di nuovo, visto che azioni simili erano già state mostrate. Il tutto si lega al secondo gol che voglio mostrare in cui finalmente possiamo esaltare le doti realizzative del nostro numero 9 che una volta venuto incontro e giocato corto su Maita è lui direttamente ad attaccare lo spazio per ricevere e colpire a rete.