11/06/2021, 10:17
Lasciata alle spalle la trionfale stagione è giunto il momento di analizzare i numeri che l’hanno accompagnata. Tanto è stato elevato il livello di gioco espresso che il racconto rischia di diventare una celebrazione, ma che in fin dei conti risulta essere meritata e spiega ancora meglio il lavoro eccezionale svolto.
Iniziando dai dati più semplici ma importanti diamo un occhio alla classifica che già da sola basta a raccontare il dominio. 95 punti sono un’enormità difficilmente avvicinabile e non da meno i soli 16 gol subiti che rappresentano al meglio una solidità difensiva capace di raccogliere 22 clean sheets stagionali, con sole due squadre in grado di andare a segno per due volte nella stessa gara. Meno roboante il numero di gol fatti, 82, che comunque significa una media ben oltre i due gol a partita.
Parlando di reti realizzate non si può che far riferimento a Terrani, il quale da esterno d’attacco ha saputo andare a segno per ben 32 volte stravincendo il titolo di capocannoniere. Le sue prestazioni fuori scala hanno oscurato i 30 gol che si sono equamente suddivisi gli altri due elementi del tridente d’attacco che insieme ha quindi realizzato il 75% delle reti, un apporto notevole.
Proseguendo nell’analizzare le prestazioni dei singoli passiamo a celebrare due centrocampisti, nonché gli elementi di maggior qualità: Maita, capitano e leader capace di arrivare a 18 assit; Gerbaudo, regista basso, cuore e motore della squadra la cui media voto è risultata essere la più alta del campionato; tallonato dal solito Terrani capace di collezionare anche 9 premi quale migliore in campo.
Chiudiamo il discorso sui singoli analizzando la schermata di riepilogo statistico della rosa dove viene evidenziato quanto ci sia stato un 11 ben definito su cui fare affidamento nel quale pochi giocatori hanno avuto spazio per inserirsi in maniera continua. Tra i titolari più soggetti a turnover mi piace sottolineare le prestazioni di Buglio, raramente capace di prendersi le copertine ma che numeri alla mano ne viene rilevata la reale importanza: una trentina di gare dove il suo apporto è stato molto pesante con 4 reti, 7 assist, e per 3 volte migliore in campo.
Assolutamente non marginale l’apporto dei terzini, Mora e D'Orazio, primi per minutaggio, ma non spremuti fisicamente grazie ad una richiesta tattica più controllata rispetto alle famose ali di Piacenza.
Terminata la panoramica sui singoli passiamo ad analizzare i numeri di squadra che ovviamente non si discostano molto da quanto detto finora.
Il focus iniziale sul possesso palla fotografa al meglio l’efficacia avuta sul controllo delle partite, sfociate spesso in dominio. Si arriva a toccare il 60% con una accuratezza dei passaggi elevatissima che spiega bene la differenza tra il numero di passaggi effettuati dalla squadra rispetto a chi ci sta dietro. Ma come tutti sanno il solo possesso, fine a sé stesso, non basta; serve essere efficaci, creando pericoli e andando a concludere. E i dati sui tiri e gli xG danno conferme in questo senso, ma non poteva essere altrimenti.
Se l’attacco è stato straordinario la fase difensiva lo è stata ancor di più, e non solo per i pochi gol subiti, che anzi sono la parte statisticamente forse meno sorprendente. Analizzando tiri ed xG al passivo si può notare come siano state raggiunte vette inimmaginabili dove il distacco con le seconde di ogni voce statistica diventa abissale, quasi di un'altra categoria. E a livello personale tutta questa parte riguardante la fase difensiva è quella che più mi rende soddisfatto del lavoro fatto, non solo qui ma anche nel biennio alla Casatese.
Chiudiamo con i premi stagionali del girone che ci vedono prevedibilmente primeggiare in varie categorie. Parecchio indicativa la top11 stagionale in cui compaiono 9 dei nostri, ma siccome il meccanismo non considera l’attaccante esterno non compare Terrani, dominatore della stagione.