20/11/2020, 20:04
Partita di cartello, allo Iacovone, il nostro campo è in ristrutturazione dall'inizio dell'anno, arriva il Parma, squadra che punta alla risalita in serie A e non potrebbe essere diversamente. Abbiamo ancora dei problemi tattici da risolvere e seppur con tanta calma li stiamo affrontando. Cerchiamo di dominare il centrocampo e alcune volte con le brutte ci riusciamo ma la partita non si sblocca. Ad inizio ripresa ci vuole una lunga azione manovrata che porta Barbaro a segnare un gran goal. Il Parma cresce d'intensità e concretizza il pareggio con Pezzella. Le squadra si accontentano e si spartiscono i punti.
Arriva il 4° turno di Coppa Italia a Sassuolo
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E' la partita giusta per far giocare il resto della rosa, in campo un pò tutti, Obi squalificato guida una truppa che non ha la forza per contrastare il Sassuolo, si perde in modo netto.
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Si torna la campionato contro la Pro Vercelli. In campo ci siamo solo noi, ma non riusciamo a concretizzare, nonostante i tanti tiri e le poche azioni degli avversari. Finisce 0-0, direi due punti persi, am siamo poco precisi in avanti.
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La trasferta di Perugia arriva in un momento particolare, non vedo una squadra tonica e allora mi gioco la carta dei delusi del poco utilizzo. Soffriamo fin dall'inizio del match, un rigore che Lanni neutralizza non ci sveglia e lo svantaggio è meritato, Odgard si infila tra i difensori e supera Lanni. Su questo goal il Perugia poggia ilresto dell'incontro che si aggiudica con merito. Cadiamo dopo sei giornate, ma francamente era nell'aria.
Contestazione al ritorno, faccia a faccia coi tifosi e il sala stampa vengo aggredito sul non gioco della squadra. Sembra un assedio al quale riesco a sfuggire chiedendo compatezza e fiducia.
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Il Como è in fondo alla classifica, voglio i tre punti per dare una scossa alla squadra. Ayè torna a pieno regime e si conquista l'undici titolare, riposo per Lapadula. Siamo aggressivi e cerchiamo di chiudere da subito il match. Ayè di conquista un rigore che banalmente spreca, il nervosismo si fa sentire a nulla valgono le mie incitazioni alla calma. Passano i minuti e mando la squadra avanti, rischiando, dentro Filici, Diallo e Lapadula, al 87' Filici da trenta metri mette in rete un bolide che sa di liberazione. Quanta fatica e la mia corsa a fine partita verso lo spogliatoio sa di reazione nervosa. Abbiamo tre punti importanti e chiudiamo il girone d'andata al 4°, spiccano le sole 8 reti subite, ma preoccupa l'attacco asfittico.
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