16/03/2021, 16:12
SPARTA, TERRA DI GUERRIERI
Sparta era una delle più influenti poleis della Grecia antica, sorta al centro della Laconia nel Peloponneso intorno al X secolo a.C. Sulla sua storia spesso è complicato distinguere tra realtà e leggenda; possedeva infatti una cultura così peculiare, che molte fonti storiche rimasero impressionate dal suo mito e le loro testimonianze al riguardo peccano talora di affidabilità.
Tale aura leggendaria era alimentata dalla stessa Sparta e dal suo esercito che contribuì a tramandare quello che gli storici chiamano miraggio spartano. In prossimità della città antica sorge oggi il comune greco di Sparta.
Ed è proprio qui che nasce il nostro personaggio, Markòs Misòbaros, greco di antiche origini Spartane, nato in quel di Sparta e cresciuto con una cultura ormai non più appartenente al mondo moderno. Il ragazzo, ormai trentenne, approccia la vita come se fosse costantemente in guerra e la sua forza principale deriva dalla lotta e dal rispetto, preteso con le buone o con le cattive maniere. Non ha molti amici, se non qualche figura fedele cresciuta e svezzata con lui, ma può contare, per l'appunto, su di un enorme rispetto guadagnatosi dalle imprese (calcistiche) che poi, a noi profani, interessano.
Markòs consegue in terra ellenica, dopo diversi corsi e studi, i patentini che gli consentono di forgiare la propria carriera nel mondo calcistico. Un credo principale lo porta alla vittoria finale ed all'ottenimento dell'abilitazione a seguito di un esame: la tesi sulla difesa. Il suo concetto si rifà a ciò che per Sparta era assolutamente imprescindibile: mura forti per difendere la propria città, facendola divenire presto un luogo inattaccabile ed inavvicinabile. Le sue teorie non parlano di moduli precisi o disposizioni particolari, ma solo della ricerca della perfezione continua e del miglioramento costante del lato difensivo di ogni squadra da lui allenata.
Tale aura leggendaria era alimentata dalla stessa Sparta e dal suo esercito che contribuì a tramandare quello che gli storici chiamano miraggio spartano. In prossimità della città antica sorge oggi il comune greco di Sparta.
Ed è proprio qui che nasce il nostro personaggio, Markòs Misòbaros, greco di antiche origini Spartane, nato in quel di Sparta e cresciuto con una cultura ormai non più appartenente al mondo moderno. Il ragazzo, ormai trentenne, approccia la vita come se fosse costantemente in guerra e la sua forza principale deriva dalla lotta e dal rispetto, preteso con le buone o con le cattive maniere. Non ha molti amici, se non qualche figura fedele cresciuta e svezzata con lui, ma può contare, per l'appunto, su di un enorme rispetto guadagnatosi dalle imprese (calcistiche) che poi, a noi profani, interessano.
Markòs consegue in terra ellenica, dopo diversi corsi e studi, i patentini che gli consentono di forgiare la propria carriera nel mondo calcistico. Un credo principale lo porta alla vittoria finale ed all'ottenimento dell'abilitazione a seguito di un esame: la tesi sulla difesa. Il suo concetto si rifà a ciò che per Sparta era assolutamente imprescindibile: mura forti per difendere la propria città, facendola divenire presto un luogo inattaccabile ed inavvicinabile. Le sue teorie non parlano di moduli precisi o disposizioni particolari, ma solo della ricerca della perfezione continua e del miglioramento costante del lato difensivo di ogni squadra da lui allenata.
Tromsø IL
Cosa possono avere in comune un allenatore greco ed una squadra norvegese? Facile. La stessa voglia di rivalsa e di rifondazione di un progetto basato sulla solidità presente e futura. Il Tromso, purtroppo, in questa stagione si vede costretto a militare nella serie B del campionato norvegese, la OBOS Ligaen, a seguito di una cocentissima retrocessione ottenuta in una delle peggiori annate, messa accanto a quelle del 2013 e del 2001. Il quindicesimo posto conquistato nella stagione sportiva appena conclusa brucia tantissimo. Il dolore non è affatto superato e l'onta subita va lavata al più presto con il sangue delle avversarie, capaci solo di deridere e godere sulle sconfitte altrui.
Da qui, la volontà di risorgere come collettivo, non solo come club. Le molteplici cessioni di giocatori, fanno capire chi era veramente interessato al progetto e chi invece bivaccava sulle spalle degli altri per militare in una delle più onorevoli società calcistiche del panorama norvegese. Una rifondazione totale, ad opera della dirigenza, che si sbarazza senza alcun freno anche di staff colpevole di aver trascinato la squadra nell'abisso. Come detto però, tocca reagire e la ricerca di un profilo adeguato per guidare i biancorossi dei fiordi, si spinge sino a latitudini mai toccate: la Grecia. Il concetto di rinascita, collegato alla volontà di fare guerra a chi non ha fatto altro che ridere di questa disgrazia e di formare un gruppo forte e coeso negli anni, fa riferimento ad un solo paragone: Sparta!!
Ecco quindi che la scelta di concedere a Màrkos Misòbaros il beneficio di un contratto annuale per dimostrare di che pasta è fatto, con la possibilità quindi di mettere in atto in un contesto professionista di un certo livello tutte le sue idee e le sue filosofie, ha un senso ben compiuto. A patto però che si arrivi al medesimo obiettivo, forti e uniti come soldati spartani: sangue, guerra, vittoria.
Da qui, la volontà di risorgere come collettivo, non solo come club. Le molteplici cessioni di giocatori, fanno capire chi era veramente interessato al progetto e chi invece bivaccava sulle spalle degli altri per militare in una delle più onorevoli società calcistiche del panorama norvegese. Una rifondazione totale, ad opera della dirigenza, che si sbarazza senza alcun freno anche di staff colpevole di aver trascinato la squadra nell'abisso. Come detto però, tocca reagire e la ricerca di un profilo adeguato per guidare i biancorossi dei fiordi, si spinge sino a latitudini mai toccate: la Grecia. Il concetto di rinascita, collegato alla volontà di fare guerra a chi non ha fatto altro che ridere di questa disgrazia e di formare un gruppo forte e coeso negli anni, fa riferimento ad un solo paragone: Sparta!!
Ecco quindi che la scelta di concedere a Màrkos Misòbaros il beneficio di un contratto annuale per dimostrare di che pasta è fatto, con la possibilità quindi di mettere in atto in un contesto professionista di un certo livello tutte le sue idee e le sue filosofie, ha un senso ben compiuto. A patto però che si arrivi al medesimo obiettivo, forti e uniti come soldati spartani: sangue, guerra, vittoria.