22/02/2021, 02:53
Nome Società SS Audace Cerignola
Soprannome Gialloblù, Ofantini, Cicogne
![[Immagine: 43018336-uefa-ita.png]](https://i.ibb.co/NLZz7Cj/43018336-uefa-ita.png)
Soprannome Gialloblù, Ofantini, Cicogne
![[Immagine: 43018336-uefa-ita.png]](https://i.ibb.co/NLZz7Cj/43018336-uefa-ita.png)
Storia del Club
La prima società calcistica cerignolana, il Gruppo Sportivo Cerignola, fu costituita il primo giugno del 1912 ad opera del marchese Francisco De Torres Y De Calbò che la sovvenzionò interamente a proprie spese.
Intorno alla fine degli anni venti cominciò a prendere parte ai campionati provinciali e regionali. La società, in questo periodo, era condotta a regime dilettantistico: i calciatori non percepivano affatto uno stipendio; il terreno di gioco era costituito dal campo di Villa Ducale.
Nonostante un terremoto che la sconvolse, nella stagione 1931-1932, Cerignola vide per la prima volta la partecipazione della propria squadra al campionato di Terza Divisione Pugliese, arrivando seconda solo dietro al Foggia. Seguirono anni bui in cui la società militò nei campionati minori. La svolta arrivò nel 1935, anno in cui la squadra partecipò al campionato nazionale di Serie C, in seguito ad ripescaggio in virtù del terzo posto della stagione precedente; purtroppo arriverà la guerra.
Nell'immediato dopo guerra, spinti dal sindaco Pasquale Specchio, una serie di volenterosi contribuirono alla creazione di una nuova società calcistica: l'Unione Sportiva Audace Cerignola.
Nella stagione 1966-1967, il Cerignola, dopo un periodo colmo di vicissitudini, venne ripescato in Serie D (successivamente alla ristrutturazione dei campionati minori), tra l'altro figurando ottimamente nel successivo torneo. Nel 1973 il Cerignola retrocesse in Promozione ed al termine del campionato di Serie D 1974-1975, a causa della crisi finanziaria che investì la società, l'Unione Sportiva Audace Cerignola cessò di esistere.
Per molto tempo, le società cittadine non si spingevano oltre la militanza nelle serie minori. Nonostante tutto, però, l'interesse di ridare nuova linfa alla situazione calcistica cerignolana era forte. L'interesse si concretizzò quando la G.S. Favalli e l'Associazione Sportiva Cerignola Cittadella (che partecipavano al campionato di Promozione) si riunirono in una società che vide l'ingresso di ulteriori soci. La squadra fu ammessa al campionato di Promozione, dopo ben tredici anni.
L'anno successivo però, a causa di alcune irregolarità nella presentazione della fideiussione da parte della società, il Cerignola fu estromesso dal campionato e solo grazie alla mediazione del sindaco Valentino la società fu riammessa al campionato di Promozione piuttosto che a quello di Terza Categoria.
Nel campionato 1986-1987 il Cerignola colse la promozione nel Campionato Interregionale.
Nel 1989-1990, dopo un biennio passato in Promozione, il Cerignola venne ripescato nella massima categoria dilettantistica dalla quale era stata estromessa precedentemente per aver tardato il perfezionamento dell'iscrizione al campionato. In Eccellenza, la squadra sfiorò più volte la promozione in Serie C2.
Fra il 1999 ed il 2001 la Gioco Calcio Cerignola retrocedette due volte consecutivamente, dalla Serie D alla Promozione. Si optò dunque per la fusione con l'Ofantile, altra società locale. Seguiranno stagioni di alternata militanza in Eccellenza e Promozione segnate da varie vicissitudini societarie.
Nel campionato di Eccellenza 2006-2007 la promozione in Serie D sfuma ai play-off nazionali, in seguito alla sconfitta nella semifinali contro il Carini. Al temine della stagione regolare il presidente Antonio Daniello abbandona la carica e i pugliesi retrocedono in Promozione. Il ritorno in Eccellenza è tuttavia immediato, grazie alla vittoria del campionato, correlata dal raggiungimento del nuovo record di punti per un torneo di Promozione pugliese (73). Al termine del campionato il presidente Dinisi lascia la carica; la società viene rilevata dunque da una cordata di venticinque imprenditori locali. Tra gli imprenditori interessati alle sorti della squadra ofantina spicca il nome di Pasquale Casillo, presidente del Foggia all'epoca di Zemanlandia.
Nel 2013, dopo tre discreti tornei di Eccellenza e la vittoria della Coppa Italia regionale, l'Audace non si iscrive al campionato di competenza, ricorrendo contro la FIGC e la LND per la mancata iscrizione al successivo campionato di Serie D come avente di diritto. Il 17 settembre il ricorso viene rigettato. Il sodalizio rimane dunque attivo per una stagione esclusivamente col settore giovanile, ripartendo nel 2014 dalla Prima Categoria. Al timone della società c'è il giovane presidente Nicola Grieco e la sua famiglia che danno nuova linfa al calcio cittadino, riaccendendo l'entusiasmo in città. Il torneo 2014-2015 viene vinto conquistando 92 punti su 96 disponibili. Arriva inoltre la vittoria della Coppa Puglia di categoria. Il 21 febbraio 2016, qualche giorno dopo la vittoria della Coppa Puglia di Promozione ai danni del Fasano, l'Audace viene promossa in Eccellenza con ben sette giornate d'anticipo. Gli ofantini chiudono il campionato da imbattuti, conquistando 84 punti su 90 disponibili.
Nella stagione 2016-2017, sotto la guida dello specialista in promozioni Francesco Farina, il Cerignola vince anche il campionato di Eccellenza, battendo in casa alla penultima giornata il Bitonto Calcio (diretta inseguitrice) per 6 a 1, ritornando in Serie D a distanza di diciassette anni.
La stagione 2017-2018 inizia con grandi aspettative: Tuttavia però la stagione non va come previsto. La squadra viene affidata a Teore Grimaldi con cui l'Audace chiude il campionato al 5º posto in classifica, accedendo così ai play-off, venendo però eliminata in semifinale dalla Cavese.
Nella stagione 2018-2019, il Cerignola punta al salto di categoria e si presenta ai nastri di partenza con una squadra in parte rivoluzionata, a partire dalla panchina che viene affidata a Leonardo Bitetto. Alla fine del campionato si classifica seconda nel Girone H del campionato di Serie D, alle spalle della sorpresa AZ Picerno accedendo così per il secondo anno consecutivo ai play-off. In semifinale batte per 2-1 il Savoia. In finale stravince per 5-1 contro il Taranto, guadagnandosi la prima posizione nella graduatoria per i ripescaggi in Serie C. La società presenta domanda di ripescaggio, rigettata però dalla FIGC per irregolarità riguardanti lo stadio Monterisi.
Dopo un’estate tormentata, la società si ritrova nuovamente in Serie D, dove viene allestita nuovamente una squadra in grado di lottare per la promozione in Serie C: la panchina viene affidata ad Alessandro Potenza e in squadra figurano giocatori di categoria superiore, come Gianluca Sansone, Alessandro Longhi e Tommaso Coletti. La stagione non inizia nel migliore dei modi per i gialloblù e così dopo 13 giornate arriva l’esonero dell’allenatore e le dimissioni del d.s. Il presidente Grieco affida nuovamente la panchina a Vincenzo Feola il quale terminerà la stagione piazzandosi al 4' posto. Nel giugno del 2020 il presidente Grieco, passa le sue quote al neo presidente Luigi Caterino.
Lo stadio
Lo stadio Domenico Monterisi già denominato Campo Littorio, è lo stadio della città di Cerignola. Vi disputa le partite interne la squadra di calcio dell'Audace Cerignola. Lo Stadio è stato progettato per avere una capienza di 5 000 posti, aumentati poi fino agli attuali 8 000 viste le grandi ambizioni e risultati ottenuti dal Cerignola negli ultimi anni da quando la società fu rilevata dalla Proshop, capeggiata dalla famiglia Grieco, a seguito del fallimento del 2013-14.
Storia della città
Ceriniola (o Keriniola) fu un centro normanno di notevole importanza sorto sulle ceneri di un insediamento del 300 a.C. noto con il nome di Cerina (o Kerina). La posizione strategica della città sull'antica via Traiana permise, sotto la famiglia degli Angioini, un forte sviluppo che ne accrebbe l'importanza, sia sotto il profilo agricolo che commerciale. Nel 1418 divenne feudo della famiglia Caracciolo.
Il 28 aprile 1503 la città fu teatro dello scontro che vide affrontarsi francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; il conflitto, passato alla storia con il nome di "battaglia di Cerignola", vide trionfare gli ispanici guidati da Consalvo da Cordova.
Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per l'importanza agricola e commerciale. Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.
I primi dell'Ottocento furono contraddistinti da un forte sviluppo urbanistico favorito anche dalla crescita economica che interessò la città in seguito alla bonifica del territorio. L'agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l'economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale, tant'è vero che nel secondo dopoguerra si è assistito alla nascita di numerose imprese industriali e di trasformazione dei prodotti agricoli. Nel periodo 1944-45, durante la seconda guerra mondiale, Cerignola ospitò il 461º Gruppo Bombardieri dell'aeronautica militare statunitense, sul cui sito è possibile osservare alcune fotografie dell'epoca.
Perché sceglierla
Lo devo ammettere: Cerignola non si sceglie per il suo passato calcistico, né per il potenziale della società (che comunque c’è). Cerignola si sceglie per l’idea folle di un’avventura alla Allenatore nel Pallone, per l’amore incondizionato di Lino Banfi.
Se scegliete questa carriera per il forum, preparatevi a scrivere una commedia all’italiana: il vostro allenatore sarà paffutello, vestirà con tute acriliche anni ’80, si infurierà a bordo campo, insulterà i giocatori, avrà idee tattiche assurde, uscirà con intervista assurde, parlerà ogni due per tre in dialetto pugliese. Per non parlare dei personaggi di contorno; segretarie provocanti, presidenti arruffoni, direttori sportivi spietato, calciatori viziati…..
Intorno alla fine degli anni venti cominciò a prendere parte ai campionati provinciali e regionali. La società, in questo periodo, era condotta a regime dilettantistico: i calciatori non percepivano affatto uno stipendio; il terreno di gioco era costituito dal campo di Villa Ducale.
Nonostante un terremoto che la sconvolse, nella stagione 1931-1932, Cerignola vide per la prima volta la partecipazione della propria squadra al campionato di Terza Divisione Pugliese, arrivando seconda solo dietro al Foggia. Seguirono anni bui in cui la società militò nei campionati minori. La svolta arrivò nel 1935, anno in cui la squadra partecipò al campionato nazionale di Serie C, in seguito ad ripescaggio in virtù del terzo posto della stagione precedente; purtroppo arriverà la guerra.
Nell'immediato dopo guerra, spinti dal sindaco Pasquale Specchio, una serie di volenterosi contribuirono alla creazione di una nuova società calcistica: l'Unione Sportiva Audace Cerignola.
Nella stagione 1966-1967, il Cerignola, dopo un periodo colmo di vicissitudini, venne ripescato in Serie D (successivamente alla ristrutturazione dei campionati minori), tra l'altro figurando ottimamente nel successivo torneo. Nel 1973 il Cerignola retrocesse in Promozione ed al termine del campionato di Serie D 1974-1975, a causa della crisi finanziaria che investì la società, l'Unione Sportiva Audace Cerignola cessò di esistere.
Per molto tempo, le società cittadine non si spingevano oltre la militanza nelle serie minori. Nonostante tutto, però, l'interesse di ridare nuova linfa alla situazione calcistica cerignolana era forte. L'interesse si concretizzò quando la G.S. Favalli e l'Associazione Sportiva Cerignola Cittadella (che partecipavano al campionato di Promozione) si riunirono in una società che vide l'ingresso di ulteriori soci. La squadra fu ammessa al campionato di Promozione, dopo ben tredici anni.
L'anno successivo però, a causa di alcune irregolarità nella presentazione della fideiussione da parte della società, il Cerignola fu estromesso dal campionato e solo grazie alla mediazione del sindaco Valentino la società fu riammessa al campionato di Promozione piuttosto che a quello di Terza Categoria.
Nel campionato 1986-1987 il Cerignola colse la promozione nel Campionato Interregionale.
Nel 1989-1990, dopo un biennio passato in Promozione, il Cerignola venne ripescato nella massima categoria dilettantistica dalla quale era stata estromessa precedentemente per aver tardato il perfezionamento dell'iscrizione al campionato. In Eccellenza, la squadra sfiorò più volte la promozione in Serie C2.
Fra il 1999 ed il 2001 la Gioco Calcio Cerignola retrocedette due volte consecutivamente, dalla Serie D alla Promozione. Si optò dunque per la fusione con l'Ofantile, altra società locale. Seguiranno stagioni di alternata militanza in Eccellenza e Promozione segnate da varie vicissitudini societarie.
Nel campionato di Eccellenza 2006-2007 la promozione in Serie D sfuma ai play-off nazionali, in seguito alla sconfitta nella semifinali contro il Carini. Al temine della stagione regolare il presidente Antonio Daniello abbandona la carica e i pugliesi retrocedono in Promozione. Il ritorno in Eccellenza è tuttavia immediato, grazie alla vittoria del campionato, correlata dal raggiungimento del nuovo record di punti per un torneo di Promozione pugliese (73). Al termine del campionato il presidente Dinisi lascia la carica; la società viene rilevata dunque da una cordata di venticinque imprenditori locali. Tra gli imprenditori interessati alle sorti della squadra ofantina spicca il nome di Pasquale Casillo, presidente del Foggia all'epoca di Zemanlandia.
Nel 2013, dopo tre discreti tornei di Eccellenza e la vittoria della Coppa Italia regionale, l'Audace non si iscrive al campionato di competenza, ricorrendo contro la FIGC e la LND per la mancata iscrizione al successivo campionato di Serie D come avente di diritto. Il 17 settembre il ricorso viene rigettato. Il sodalizio rimane dunque attivo per una stagione esclusivamente col settore giovanile, ripartendo nel 2014 dalla Prima Categoria. Al timone della società c'è il giovane presidente Nicola Grieco e la sua famiglia che danno nuova linfa al calcio cittadino, riaccendendo l'entusiasmo in città. Il torneo 2014-2015 viene vinto conquistando 92 punti su 96 disponibili. Arriva inoltre la vittoria della Coppa Puglia di categoria. Il 21 febbraio 2016, qualche giorno dopo la vittoria della Coppa Puglia di Promozione ai danni del Fasano, l'Audace viene promossa in Eccellenza con ben sette giornate d'anticipo. Gli ofantini chiudono il campionato da imbattuti, conquistando 84 punti su 90 disponibili.
Nella stagione 2016-2017, sotto la guida dello specialista in promozioni Francesco Farina, il Cerignola vince anche il campionato di Eccellenza, battendo in casa alla penultima giornata il Bitonto Calcio (diretta inseguitrice) per 6 a 1, ritornando in Serie D a distanza di diciassette anni.
La stagione 2017-2018 inizia con grandi aspettative: Tuttavia però la stagione non va come previsto. La squadra viene affidata a Teore Grimaldi con cui l'Audace chiude il campionato al 5º posto in classifica, accedendo così ai play-off, venendo però eliminata in semifinale dalla Cavese.
Nella stagione 2018-2019, il Cerignola punta al salto di categoria e si presenta ai nastri di partenza con una squadra in parte rivoluzionata, a partire dalla panchina che viene affidata a Leonardo Bitetto. Alla fine del campionato si classifica seconda nel Girone H del campionato di Serie D, alle spalle della sorpresa AZ Picerno accedendo così per il secondo anno consecutivo ai play-off. In semifinale batte per 2-1 il Savoia. In finale stravince per 5-1 contro il Taranto, guadagnandosi la prima posizione nella graduatoria per i ripescaggi in Serie C. La società presenta domanda di ripescaggio, rigettata però dalla FIGC per irregolarità riguardanti lo stadio Monterisi.
Dopo un’estate tormentata, la società si ritrova nuovamente in Serie D, dove viene allestita nuovamente una squadra in grado di lottare per la promozione in Serie C: la panchina viene affidata ad Alessandro Potenza e in squadra figurano giocatori di categoria superiore, come Gianluca Sansone, Alessandro Longhi e Tommaso Coletti. La stagione non inizia nel migliore dei modi per i gialloblù e così dopo 13 giornate arriva l’esonero dell’allenatore e le dimissioni del d.s. Il presidente Grieco affida nuovamente la panchina a Vincenzo Feola il quale terminerà la stagione piazzandosi al 4' posto. Nel giugno del 2020 il presidente Grieco, passa le sue quote al neo presidente Luigi Caterino.
![[Immagine: Cerignola3.png]](https://i.ibb.co/5vnSTZB/Cerignola3.png)
Lo stadio
Lo stadio Domenico Monterisi già denominato Campo Littorio, è lo stadio della città di Cerignola. Vi disputa le partite interne la squadra di calcio dell'Audace Cerignola. Lo Stadio è stato progettato per avere una capienza di 5 000 posti, aumentati poi fino agli attuali 8 000 viste le grandi ambizioni e risultati ottenuti dal Cerignola negli ultimi anni da quando la società fu rilevata dalla Proshop, capeggiata dalla famiglia Grieco, a seguito del fallimento del 2013-14.
Storia della città
Ceriniola (o Keriniola) fu un centro normanno di notevole importanza sorto sulle ceneri di un insediamento del 300 a.C. noto con il nome di Cerina (o Kerina). La posizione strategica della città sull'antica via Traiana permise, sotto la famiglia degli Angioini, un forte sviluppo che ne accrebbe l'importanza, sia sotto il profilo agricolo che commerciale. Nel 1418 divenne feudo della famiglia Caracciolo.
Il 28 aprile 1503 la città fu teatro dello scontro che vide affrontarsi francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; il conflitto, passato alla storia con il nome di "battaglia di Cerignola", vide trionfare gli ispanici guidati da Consalvo da Cordova.
Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per l'importanza agricola e commerciale. Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.
I primi dell'Ottocento furono contraddistinti da un forte sviluppo urbanistico favorito anche dalla crescita economica che interessò la città in seguito alla bonifica del territorio. L'agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l'economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale, tant'è vero che nel secondo dopoguerra si è assistito alla nascita di numerose imprese industriali e di trasformazione dei prodotti agricoli. Nel periodo 1944-45, durante la seconda guerra mondiale, Cerignola ospitò il 461º Gruppo Bombardieri dell'aeronautica militare statunitense, sul cui sito è possibile osservare alcune fotografie dell'epoca.
Perché sceglierla
Lo devo ammettere: Cerignola non si sceglie per il suo passato calcistico, né per il potenziale della società (che comunque c’è). Cerignola si sceglie per l’idea folle di un’avventura alla Allenatore nel Pallone, per l’amore incondizionato di Lino Banfi.
Se scegliete questa carriera per il forum, preparatevi a scrivere una commedia all’italiana: il vostro allenatore sarà paffutello, vestirà con tute acriliche anni ’80, si infurierà a bordo campo, insulterà i giocatori, avrà idee tattiche assurde, uscirà con intervista assurde, parlerà ogni due per tre in dialetto pugliese. Per non parlare dei personaggi di contorno; segretarie provocanti, presidenti arruffoni, direttori sportivi spietato, calciatori viziati…..
Guida realizzata da Stefano Scordo